domenica 28 novembre 2010

Camomilla


La camomilla è una pianta erbacea annuale, con fusto eretto o ascendente di 30-50 cm, ramoso e con foglie sessili composte di lacinie e mucronate; capolini in corimbo con disco giallo e a fiori radiali con ligule bianche rivolte verso il basso.

Questo genere di pianta è solitamente collocata in zone pienamente soleggiate o almeno in luogo ben soleggiato; di norma, cresce in terreno normale da giardino, ma è possibile trovarla anche come specie indigena in luoghi coltivati o incolti, nelle zone asciutte e sassose, fino a 500 d’altitudine. In merito all’innaffiatura bisogna far attenzione a non bagnare i capolini; di conseguenza, bisogna evitare il tipo di irrigazione a pioggia, prediligendo quella a scorrimento o infiltrazione laterale. In generale, è consigliata un’innaffiatura regolare, ma non troppo frequente.

La camomilla può essere confusa con molte altre varietà, ma quella comune si caratterizza per tre elementi: le foglie sono incise da profonde lacinie, le ligule bianche sono rivolte verso il basso e il ricettacolo floreale è conico.I fiori procreati dalla camomilla è ermafroditi e sono riuniti lungamente peduncolati posti lungo un ricettacolo vuoto; invece, i fiori esterni hanno una ligula bianca, mentre che i fiori interni sono tubolosi con corolla gialla.

giovedì 2 settembre 2010

Il Papiro

Il Papiro è una pianta erbacea perenne fornita di un grosso rizoma strisciante e di fusti al massimo alti poco più di un mezzo metro (in coltura), trigoni nella parte superiore dove all’apice portano un’ombrella di foglie oblungo-lanceolate e cartilaginee; i fiori risultano essere insignificanti e sono collocati su spighette che danno origine a un’ombrella composta circondata da un involucro di bratee.

Il momento migliore per la fioritura di questa pianta è in estate; la sua collocazione naturale è in vasche, laghetti zone favorevoli oppure come pianta d’appartamento in vaso con terra di orto con torba e sabbia. Se il vegetale è in vaso, va posta in una stanza ben illuminata, ma non deve essere mai esposta direttamente al sole.

Al contrario, in natura risulta meglio collocata in zone al sole e/o sole-mezz’ombra. Cosa più importante è che quando questa pianta è coltivata in vaso, deve avere una terra tenuta costantemente umida con annaffiatura pressoché quotidiana o comunque con frequenti immersioni.

Pensate che al genere del Pariro appartengono circa 600 specie e la Cyperus papyrus è la specie più comune e nota. Tra le altre specie troviamo: il Cyperus Albostriatus, Cyperus Alternifolius, Cyperus Rotus, Cyperus longus, il Cyperus diffusus, Cyperus vegetus, Cyperus brevifolius e il Cyperus haspan.

Articolo scritto da Melody Laurino

martedì 3 agosto 2010

Piante grasse: i consigli degli esperti per curarle al meglio

Le piante grasse sono fra le piante più facili da curare, in quanto non necessitano di cure ed attenzioni particolari.
Basti pensare che in natura, queste piante riescono ad adattarsi alle condizioni (climatiche e non solo) più ardue, come zone scarse di acqua e pioggia, climi estremamente freddi o eccessivamente caldi ecc.

Tuttavia, in molti ci chiedono dei consigli su come curarle al meglio, ecco dunque una breve e rapida guida che vi illustrerà come “viziare” al meglio le nostre amiche piante grasse.

Innanzitutto, non dimentichiamo che le piante grasse, pur avendo spine al posto delle foglie, possono comunque fiorire, cioè produrre dei fiori.
Non immaginate dunque la pianta grassa composta esclusivamente da spine.

Abbiamo detto inizialmente di come esistono anche piante grasse da clima arido, tuttavia, la maggior parte degli esemplari di questa specie, hanno origine tropicale, e pertanto sono abituate (e trovano il loro habitat naturale) alle alte temperature ed alla esposizione solare.

Cerchiamo di posizionarle in zone della nostra casa particolarmente colpite dalla luce del sole, come finestre ecc.; soprattutto nei periodi più freddi.
In inverno infatti, nelle città dove la temperatura si abbassa oltre i 5°, le nostre piante grasse saranno messe a dura prova.

Più particolare il discorso dell’innaffiatura.
E’ difficile dare di consigli a riguardo in quanto le necessità d’acqua (sia in termini di quantità che di frequenza), variano in base alla tipologia di pianta grassa.

Alcune necessitano innaffiature presenti, altre invece accumulano acqua al loro interno come “riserva”, e la utilizzano nel corso del tempo, richiedendo cosi minime quantità di liquidi.

Cerchiamo dunque, al momento dell’acquisto, di chiedere delucidazioni in merito al personale del negozio botanico.

Ultimo consiglio, occhio ad animali e bambini.
I nostri amici a quattro zampe infatti, potrebbero pungersi o addirittura ingerire le piante, con effetti tragici sia per la pianta che per l’animale stesso; mentre i bambini, incautamente potrebbero toccare o avvicinarsi con il viso e con gli occhi alla pianta, provocandosi ferite anche molto fastidiose quando la pianta grassa ha delle spine particolarmente sporgenti ed affilate.

lunedì 19 luglio 2010

Il melograno nel tuo giardino

Benvenuti cari amici giardinieri nel nostro nuovo blog dedicato al giardinaggio online. Veniamo subito al dunque e iniziamo a parlare di come coltivare per bene una delle tante piante che madre natura ci ha dato la possibilità di conoscere. Oggi parliamo del Melograno.

Il Melograno, il cui nome botanico è Punica Granatum, è una pianta della famiglia delle Punicaceae. E' una pianta molto conosciuta in tutto il mondo, infatti veniva coltivata anche in epoche molto remote.

Ha avuto origine nel sud dell'Asia per poi spostarsi quasi in tutto il mondo che abbia però un clima temperato e mediterraneo, molto ricercato quest'ultimo per un'ottima crescita della stessa.

Questo tipo di pianta viene coltivata sia nei giardini che in casa come pianta ornamentale. Molto importanti e gustosi sono i suoi frutti che vengono utilizzati molto nell'ambito culinario. Esistono anche avrietà di piante nane o cosidetti melograni bonsai che possono venire coltivati direttamente in vaso.

Alcune caratteristiche di coltivazione:
  • I fiori di color rosso-arancio fioriscono all'inizio dell'estate
  • Ha bisogno di molto sole per vivere
  • Non ha problemi di salute alle alte temperature, invece patisce sia il freddo che l'umidità
  • Ha bisogno di terreni belli fertili e drenati con un minimo di acidità
  • Ha bisogno di una quantità d'acqua normale, senza creare però ristagni
  • normale concime ternario
  • Non ha particolari malattie o parassiti. Restare comunque all'erta
  • Il frutto, di colore rosso arancio, bello grosso e succoso, viene utilizzato in cucina per creare sciroppi, succhi di frutta e in ambito di pasticceria