martedì 3 agosto 2010

Piante grasse: i consigli degli esperti per curarle al meglio

Le piante grasse sono fra le piante più facili da curare, in quanto non necessitano di cure ed attenzioni particolari.
Basti pensare che in natura, queste piante riescono ad adattarsi alle condizioni (climatiche e non solo) più ardue, come zone scarse di acqua e pioggia, climi estremamente freddi o eccessivamente caldi ecc.

Tuttavia, in molti ci chiedono dei consigli su come curarle al meglio, ecco dunque una breve e rapida guida che vi illustrerà come “viziare” al meglio le nostre amiche piante grasse.

Innanzitutto, non dimentichiamo che le piante grasse, pur avendo spine al posto delle foglie, possono comunque fiorire, cioè produrre dei fiori.
Non immaginate dunque la pianta grassa composta esclusivamente da spine.

Abbiamo detto inizialmente di come esistono anche piante grasse da clima arido, tuttavia, la maggior parte degli esemplari di questa specie, hanno origine tropicale, e pertanto sono abituate (e trovano il loro habitat naturale) alle alte temperature ed alla esposizione solare.

Cerchiamo di posizionarle in zone della nostra casa particolarmente colpite dalla luce del sole, come finestre ecc.; soprattutto nei periodi più freddi.
In inverno infatti, nelle città dove la temperatura si abbassa oltre i 5°, le nostre piante grasse saranno messe a dura prova.

Più particolare il discorso dell’innaffiatura.
E’ difficile dare di consigli a riguardo in quanto le necessità d’acqua (sia in termini di quantità che di frequenza), variano in base alla tipologia di pianta grassa.

Alcune necessitano innaffiature presenti, altre invece accumulano acqua al loro interno come “riserva”, e la utilizzano nel corso del tempo, richiedendo cosi minime quantità di liquidi.

Cerchiamo dunque, al momento dell’acquisto, di chiedere delucidazioni in merito al personale del negozio botanico.

Ultimo consiglio, occhio ad animali e bambini.
I nostri amici a quattro zampe infatti, potrebbero pungersi o addirittura ingerire le piante, con effetti tragici sia per la pianta che per l’animale stesso; mentre i bambini, incautamente potrebbero toccare o avvicinarsi con il viso e con gli occhi alla pianta, provocandosi ferite anche molto fastidiose quando la pianta grassa ha delle spine particolarmente sporgenti ed affilate.